La trasformazione digitale si è ormai consolidata come un vero e proprio contesto di mercato, passando da semplice modo di dire, a realtà concreta tra le attività quotidiane: in questo articolo potrai trovare dei consigli per preparare le imprese alla trasformazione digitale.
Anche la formazione aziendale è spesso coinvolta nella trasformazione tecnologica, e in particolare:
- Sono sempre più utilizzati strumenti di formazione multimediale per la trasmissione di competenze tecniche. Questo avviene attraverso la partecipazione a corsi online con un istruttore virtuale, webinar. A essere utilizzare anche piattaforme di eLearning per la partecipare a spazi web, come chat e forum, sui quali condividere esperienze e conoscenze;
- Molte aziende spesso decidono di utilizzare la formazione digitale per sviluppare le competenze necessarie per vivere la trasformazione con fiducia e senza paura, rendendo più facile gestire questo specifico cambiamento sia la mentalità di crescita di una mentalità originale e innovativa.
Nel seguente articolo ci occuperemo di questo secondo aspetto, evidenziando l’importanza di un progetto formativo per affrontare con successo la trasformazione digitale.
La formazione aziendale come strumento di cambiamento
Tra gli strumenti di change management- indispensabili per il successo di un processo costante e impegnativo che richiedono tale trasformazione-la formazione aziendale gioca un ruolo fondamentale.
Infatti, nell’era digitale, i manager hanno la sfida di definire strategie e monitorare i progetti di cambiamento, come:
- l’inserimento di nuovi strumenti di lavoro digitale, applicazioni, CRM, ecc.
- un cambiamento organizzativo
- la definizione e la comunicazione di una strategia aziendale
Per aiutare le aziende a superare questa sfida, vedremo nel paragrafo successivo come un’adeguata formazione possa facilitare il necessario approccio mentale per accettare senza timori l’impatto che la trasformazione digitale ha e continuerà ad avere sui settori di attività.
Preparare le imprese alla trasformazione digitale: Come si diffonde la cultura del cambiamento?
È chiaro che la gestione del cambiamento non può essere visto come una prerogativa esclusiva dei manager. Ciò non toglie che rimane una competenza imprescindibile per chi ricopre un ruolo di leadership.
Ma in che modo guidare tutti i livelli dell’azienda verso la comprensione del potenziale dell’innovazione digitale e, soprattutto, la sua traduzione nei comportamenti quotidiani?
Come per ogni tipologia di formazione aziendale incentrata sullo sviluppo delle soft skills, uno dei possibili strumenti per il arrivare ai primi risultati è il peer to coaching. Questo metodo consiste nel far collaborare due colleghi sulla riflessione e sviluppo di nuove competenze. Questo avviene sia durante le attività ” in classe” che dopo la sessione di formazione.
In questo modo, oltre a favorire il confronto tra componenti di una stessa squadra, le competenze comprese formate durante la fase di allenamento vengono mantenute nel tempo. In questo modo vincono la tentazione di tornare alla propria abitudini dopo alcune settimane di apprendimento o sviluppo di una più competenze.
Ciò consentirà di diffondere un’apertura all’innovazione superando le naturali resistenze al cambiamento. Questo consentirà alle aziende di essere pronte ad integrarsi nella cultura digitale prima di nuovi strumenti tecnologici e software innovativi.
Oggi la sfida della formazione nelle aziende è duplice. Da un lato, riuscire ad essere vincente di fronte alle aziende che, per ridurre il tempo che i loro dipendenti investono in attività di sviluppo, utilizzando solo la formazione digitale; dall’altro, essere una delle leve principali per facilitare la trasformazione digitale delle imprese.
Come abbiamo visto, per adottare un nuovo approccio, però, è necessario diffondere un clima di fiducia, una mentalità aperta al cambiamento. E per questo, appellarsi a i servizi di una società specializzata. Questo permette di promuovere le condizioni per la formazione e l’apprendimento, raggiungendo così i risultati desiderati.
Andrea Netti – Innovation Manager